RIMEDI NATURALI PER IL MAL DI TESTA

29.11.2018

DR.SSA ROSA FINELLI, FARMACISTA FITOTERAPEUTA OMEOPATA

Il comune 'mal di testa' o altrimenti detto cefalea primaria, può avere diverse cause tra cui lo stress, l'insonnia, forti emozioni, sforzo fisico, disfunzioni ormonali, e può essere scatenata anche da farmaci o alimenti (alcol, cioccolato, formaggio, carne di maiale). Tali stimoli inducono modificazioni vasomotorie o metaboliche cerebrali, dovute a uno squilibrio tra sostanze eccitanti e inibitorie.

Le cefalee da tensione rappresentano il 90% dei casi e colpiscono circa il 3 % della popolazione. Gli stati di tensione nervosa uniti allo stress quotidiano, determinano una contrazione involontaria dei muscoli della regione del collo con ripercussioni sulla circolazione sanguigna cerebrale, che sicuramente contribuisce all'insorgere della cefalea.

Altra cosa sono le cefalee secondarie, riconducibili ad alterazioni strutturali della testa o a squilibri localizzati altrove spesso legati ad una patologia soggiacente (tumore, aneurisma, embolo, meningite).

Ma veniamo ai rimedi che possono aiutarci a ridurre la frequenza degli attacchi e l'intensità dei sintomi.

Un rimedio principe, e basilare direi, è il magnesio, poiché, grazie alle sue proprietà distensive è in grado di sciogliere le tensioni muscolo tendinee e regola il tono dell'umore. L'ideale è assumerlo attraverso gli alimenti, poiché in tal modo ne assorbiamo la quantità giusta a seconda delle necessità del nostro organismo. Ne sono ricchi gli ortaggi a foglia verde, la frutta secca, i cereali integrali, i semi oleosi, il pesce azzurro. Ma spesso i cibi che consumiamo hanno subito diversi processi prima di arrivare sugli scaffali, e risultano impoveriti di questo importante minerale, ragion per cui si consiglia di ricorrere agli integratori, in caso di aumentato fabbisogno. In commercio ne esistono diverse forme, ma spesso non superano la barriera intestinale e si concentrano nel lume, causando un indesiderato effetto lassativo. Personalmente consiglio la forma bisglicinata, che viene ben assorbita a livello intestinale, oppure il sale pidolato, a cui recenti studi hanno associato proprio una minor incidenza di attacchi di emicrania. 

All'insorgere dei primi sintomi, risulta molto efficace massaggiare le tempie con qualche goccia di olio essenziale di menta, il cui effetto vasocostrittore immediato spesso è sufficiente a bloccare gli attacchi.

Tra le piante utili a curare il mal di testa, ne prendo in considerazione 3 tra le più indicate.

PARTENIO T.M. 

L'estratto di questa pianta ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie, antalgiche, ipotensivanti, ed è inoltre in grado di ridurre la produzione di serotonina, l'ormone coinvolto nell'insorgenza degli attacchi emicranici.

E' un rimedio di elezione in caso di emicranie premestruali e vasomotorie.

Si assume o in pastiglie o in tintura madre per cicli di tre settimane al mese, ma non va associato a farmaci di sintesi come antinfiammatori, antiemicranici, anticoagulanti. Se ne sconsiglia l'uso in gravidanza e per periodi prolungati.


ONTANO NERO M.G. 

Al macerato glicerico delle gemme fresche sono riconosciute proprietà antinfiammatorie, con tropismo elettivo per i vasi arteriosi dell'encefalo, quindi risulta molto indicato nelle cefalee nevralgiche e vasomotorie.

Se ne consiglia l'assunzione di 50 gocce due o tre volte al giorno prima dei pasti.


LINFA DI BETULLA M.G. 

Tra le tante proprietà di questa pianta, le viene riconosciuta anche un'azione analgesica e antinfiammatoria dovuta alla presenza di salicilato di metile, con effetti anche diuretici e uricosurici.

Trova indicazioni nelle cefalee muscolo tensive, scatenate da artrosi cervicale e nevralgie.

La posologia è di 50 gocce in due dita di acqua, due volte al giorno prima dei pasti.

Non va assunta in concomitanza ad altri farmaci antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici e diuretici. E' sconsigliata in caso di edema da insufficienza cardiaca o renale.

Esistono anche numerosi rimedi omeopatici per il mal di testa, ma per questo tipo di approccio terapeutico occorre fare una anamnesi dettagliata e soggettiva, ai fini di individuare il simillimum appropriato.