Aromaterapia: un'arte antica con prospettive future
DOTT.SSA ROSA FINELLI, FARMACISTA OMEOPATA FITOTERAPEUTA
L'aromaterapia è l'arte di curarsi con gli oli essenziali. Le essenze aromatiche hanno la capacità di mobilitare le nostre difese organiche e di stimolare il nostro potenziale di auto guarigione. Per millenni gli estratti aromatici delle piante sono stati utilizzati per scopi terapeutici e il loro impiego è testimoniato in tutte le grandi civiltà antiche.
la storia
Fin dagli albori dell'umanità, i suffumigi aromatici sono stati utilizzati in rituali quotidiani e durante cerimonie religiose come espressione e memento di una sacralità che pervadeva tutto. La fragranza è stata interpretata come una manifestazione di divinità sulla terra, una connessione tra gli esseri umani e gli dei.
L'India, dove gli oli essenziali sono stati utilizzati per migliaia di anni, è forse l'unico luogo al mondo in cui questa tradizione non è mai andata persa. I templi indiani erano costruiti quasi completamente in legno di sandalo per garantire un'atmosfera aromatica e, con una storia di oltre diecimila anni, la medicina ayurvedica costituisce la pratica medica più antica.
Le origini della medicina aromatica in Europa e nel mondo occidentale risalgono a oltre seimila anni fa, all'Egitto dei faraoni. Gli Egizi erano molto attenti all'igiene personale e alla cosmesi, e la prima ricetta conosciuta di un deodorante per il corpo venne rinvenuta nel Papiro Ebers del 1500 a.C. Erano inoltre esperti imbalsamatori e si servivano degli oli essenziali con spiccate proprietà antisettiche per conservare i tessuti corporei per migliaia di anni.
Anche gli antichi Greci utilizzavano le sostanze aromatiche nei loro bagni e si servivano degli oli aromatici per la salute. Ippocrate utilizzò un gran numero di medicine di origine vegetale e il primo trattato sugli aromi, dal titolo Sugli odori fu scritto da Teofrasto. Gran parte delle nostre attuali conoscenze sulle piante medicinali deriva da Dioscoride che nel primo secolo d.C. scrisse il De Materia Medica.
I Romani acquisirono gran parte delle loro conoscenze dai Greci e Galeno ( 130-200 d.C.), medico di numerosi imperatori romani, diede un importantissimo contributo alla storia della farmacologia.
Il termine aromathérapie fu coniato da un farmacista francese, il dottor René-Maurice Gattefossé, nel 1910. Mentre stava conducendo un esperimento nel suo laboratorio, provocò un'esplosione e si ustionò gravemente le mani. Come azione riflessa, immerse le mani in un recipiente che conteneva olio essenziale di lavanda e notò che il dolore si affievoliva e l'applicazione casuale della lavanda favorì la guarigione.
Marguerite Maury, biochimica francese, è considerata la madre della moderna aromaterapia e cominciò gli studi sugli oli essenziali per uso terapeutico e cosmetico negli anni '40, proseguendoli fino alla sua morte.
L'AROMATERAPIA OGGI
Ad oggi, sono 10 mila gli studi pubblicati su autorevoli riviste scientifiche di tutto il mondo, cifra che aumenta considerevolmente ogni anno. Paolo Campagna, presidente SIROE e docente del Corso di Alta Formazione in Fitoterapia presso Università della Tuscia:
" L'uso degli oli essenziali in medicina generale trova oggi un razionale impiego in tante situazioni cliniche e in particolare nelle dermatopatie di varia eziologia, anche impetiginizzate (determinati oli essenziali a chemotipo alcool); in affezioni delle vie respiratorie batteriche e virali (con attività di modificazione delle secrezioni e azione antiflogistica, antisettico-balsamica e antispasmodica), nelle malattie dell'apparato gastro-intestinale ( dal meteorismo al colon irritabile fino alle infezioni intestinali), nelle patologie batteriche urinarie, in genere anche in altre malattie infettive microbiche e/o micotiche, e inoltre nelle reumoartropatie, tramite applicazioni topiche dirette o transdermiche. L'aromaterapia trova poi spunto anche in patologie neurologiche (crisi d'ansia, insonnia) e in ambito ginecologico (vaginosi e vaginiti)."
Negli ultimi decenni è si è registrato un notevole aumento di infezioni fungine con elevata gravità per l'uomo e gli animali come conseguenza della reazione dell'ospite ai prodotti metabolici fungini, alla virulenza dei ceppi infettanti, al sito di infezione ed a fattori ambientali (Romani et al., 2007). A tutt'oggi, l'aumento dell'impatto di queste infezioni ed i limiti riscontrati nei loro trattamenti come resistenza, effetti collaterali ed alta tossicità, stimolano la ricerca verso "nuove" molecole efficienti per contrastare i funghi patogeni. Fra i microrganismi patogeni, quelli appartenenti al genere Candida sono di grande interesse per le micosi, dette candidiasi, causate da diverse specie di Candida che determinano patologie sistemiche superficiali e opportuniste nell'uomo e negli animali. Numerosi antifungini sono a tutt'oggi disponibili per il trattamento delle candidiasi che tuttavia mostrano fenomeni di resistenza dei microrganismi agli antifungini azolici comunemente utilizzati (Jiang et al., 2013).
Uno studio dell'Ospedale San Filippo Neri di Roma e l'Università di Bologna, in collaborazione con ISS, ha dimostrato un'azione fungicida selettiva di ovuli a base di Tea Tree Oil (Candinorm, Pegaso) nei confronti di diversi ceppi di Candida, anche azolo resistenti, lasciando pressoché inalterata la vitalità di Lactobacilli probiotici appartenenti al microbiota vaginale.
Le piante immunostimolanti vengono consigliate soprattutto nei mesi freddi per la prevenzione dei malanni invernali. Tra esse troviamo soprattutto la Melissa officinalis. Studi scientifici hanno evidenziato infatti che il suo OE (Olio Essenziale) è capace di stimolare il sistema immunitario sia nella risposta immune umorale che in quella di tipo cellulare (Abuhamdah. et al., 2008).
Anche per l'OE di Thymus vulgaris è stata osservata l'attività immunostimolante come dimostrato dalle sue proprietà antivirali, risultando idoneo al trattamento di alcune affezioni e complicanze delle vie aeree superiori.
La letteratura riporta numerosi studi che dimostrano l'attività, principalmente in vitro, degli OE e dei loro componenti che possono agire da soli o in combinazione contro i batteri multi-resistenti, come Acinetobacter baumannii, Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), Mycobacterium tuberculosis, e Pseudomonas aeruginosa e/o contro funghi farmaco resistenti opportunisti (Candida albicans, Cryptococcus neoformans, Aspergillus fumigatus).
Un altro studio molto importante, promosso da ISS e CNR di Roma, ha valutato l'effetto dell'olio essenziale di Malaleuca Alternifolia (TTO) sulla crescita e l'invasione delle cellule tumorali, su linee di melanoma umano farmaco sensibili e farmaco resistenti, e i risultati sono incoraggianti. Il TTO è in grado di superare la resistenza all'apoptosi, mediata dalla P-glicoproteina, inducendo apoptosi caspasi-dipendente. Inoltre, inibisce la migrazione e l'invasione delle cellule di melanoma, inducendo gravi danni della membrana plasmatica con conseguente inibizione della fosforilazione delle proteine ERM e delle MAP kinasi.
MA COSA SONO GLI OLI ESSENZIALI
Un tempo ritenuti aromi e fragranze capaci di sensazioni stimolanti, inebrianti, piacevoli o meno piacevoli, utili in cucina ma anche in cosmetica, un concentrato di forze vitali non meglio conosciute, gli oli essenziali (OE) rappresentano oggi una frazione di sostanze farmacologicamente attive, disomogenea dal punto di vista chimico, polimorfa da quello farmacologico e tossicologico, affascinante da quello sensoriale, complessa da quello qualitativo, importante da quello applicativo.
Oggi sappiamo che la loro composizione chimica risente di numerose variabili (dalla genetica della pianta a fattori biotici, dalle condizioni di crescita alla raccolta, conservazione ed estrazione), e oltre al loro utilizzo tradizionale (per gli effetti balsamici, antinfiammatori, antispastici, analgesici, antimicrobici, ansiolitici ecc.) nuove prospettive sono ad esempio rappresentate dal possibile effetto sinergico con altri farmaci, finalizzato a ridurre la resistenza ad antibiotici o citostatici." (Fabio Firenzuoli, Università di Firenze).
Sono liquidi oleosi volatili, contenuti in diverse parti della pianta, da cui vengono estratti principalmente per distillazione in corrente di vapore. La loro funzione è quella di attrarre gli insetti impollinatori e proteggere la pianta da aggressioni e malattie. Ogni olio essenziale è unico e contiene più di 200 molecole diverse tra alcoli, eteri, terpeni, esteri, chetoni, fenoli ecc. Ed è proprio questa complessità a renderli così potenti e se usati con criterio, del tutto privi di effetti secondari.
A seconda dell'organo della pianta da cui vengono prodotti hanno una composizione ed effetti diversi e anche la denominazione cambia. Per esempio, l'arancio amaro (Citrus aurantium var. amara): le foglie danno l'olio essenziale di petitgrain; il fiore, l'olio essenziale di neroli; la scorza, l'essenza di arancio amaro. Si parla di "chemotipo" ed è una sorta di carta d'identità di ogni singolo olio essenziale.
Dal punto di vista chimico, esistono due classi principali di oli essenziali:
- terpeni, costituiti esclusivamente da carbonio e idrogeno
- composti ossigenati, includono ossigeno, carbonio e idrogeno e sono classificati in base ai rispettivi gruppi funzionali (aldeidi, chetoni, alcoli, acidi, esteri, fenoli, ossidi, lattoni, cumarine)
COME INTERAGISCONO CON L'ORGANISMO UMANO
Le molecole volatili penetrano nelle narici e si dissolvono nel muco che le veicola verso le cellule della membrana olfattiva, unico luogo del corpo umano in cui il sistema nervoso centrale è esposto ed è in contatto diretto con l'ambiente. Da qui, raggiungono direttamente il sistema limbico, attraverso il nervo olfattivo. Ed è proprio questa interazione diretta tra i recettori dell'olfatto e l'area limbica del cervello a conferire agli oli essenziali un così grande potere terapeutico, soprattutto nel modo in cui possono influenzare l'attività mentale e le emozioni, controllate da questa area del cervello.
A livello epidermico, invece, l'assorbimento avviene attraverso i follicoli piliferi, le ghiandole sebacee e quelle sudoripare; giungono al derma e penetrano nei vasi sanguigni e linfatici, attraverso cui si distribuiscono velocemente in tutto il corpo. Grazie alla loro liposolubilità riescono ad attraversare anche la barriera ematoencefalica.
La velocità di penetrazione degli oli essenziali nell'epidermide è condizionata da vari fattori quali lo stato di idratazione della cute (la pelle secca è meno ricettiva), la consistenza dello strato adiposo sottocutaneo (le donne assorbono meglio degli uomini le sostanze liposolubili) e soprattutto la temperatura corporea. La pelle calda è più ricettiva perché il calore riduce la viscosità dell'olio, causa la dilatazione dei vasi sottocutanei e accelera la velocità del flusso sanguigno.
MODALITA' D'IMPIEGO E PRECAUZIONI INDISPENSABILI
Visto il loro bassissimo indice terapeutico e la complessità di attivi, richiedono indispensabile cautela nell'utilizzo. Si consiglia di utilizzare solo oli essenziali puri al 100%, acquistati in piccole bottiglie di vetro scuro e conservati in luoghi secchi, freschi, al riparo dalla luce.
Assolutamente controindicati nel primo trimestre di gravidanza, prudenza in allattamento perché passano nel latte materno. Nei bambini al di sotto dei 6 anni sono pochi gli OE indicati. Mai assumerli per più di tre settimane di fila, ma fare una di stacco. Se si sta seguendo un trattamento omeopatico, prendere i granuli almeno un'ora prima.
DIFFUSIONE
Per la diffusione, non utilizzare mai fonti di calore dirette, ma scegliere umidificatori o diffusori ad ultrasuoni. E' efficace per trattare disturbi di natura nervosa o psichica, per disinfettare ambienti, per allontanare insetti.
I migliori essenziali per la diffusione sono:
- respiratori: eucalipto, pino, timo ct tujanolo, lavanda
- tonici: rosmarino, geranio, ylang-ylang, limone
- calmanti: lavanda, maggiorana, arancio
- anti-insetti: citronella (zanzare), lavandino (zone tropicali),
geranio (mosche e vespe)
INALAZIONI SECCHE/UMIDE
Indicata per trattare affezioni ORL e nervose. Si può fare mettendo 6 gocce di OE in acqua bollente e respirando i vapori, oppure 2-3 gocce su un fazzoletto. Utile anche applicare qualche goccia sui polsi, i vasi sanguigni superficiali veicolano rapidamente gli attivi a livello sistemico.
L'inalazione è sconsigliata a chi soffre di asma o allergia e va fatta con attenzione in bambini e anziani. Alcuni OE sono irritanti per le vie respiratorie e vanno utilizzati in altro modo: timo a timolo, santoreggia, chiodi di garofano, cannella, origano.
In caso di applicazione cutanea, evitare di esporsi al sole se si utilizzano angelica, limone, bergamotto, mandarino, arancio, pompelmo, verbena, a causa del loro effetto foto sensibilizzante.
VIA INTERNA
La via orale viene utilizzata principalmente per trattare le infezioni digestive, respiratorie, ginecologiche o urinarie. Il supporto consigliato è una compressa neutra, il malto di riso o miele, oppure si possono preparare delle capsule gastroresistenti.
E' possibile anche assumere gli oli direttamente ponendo qualche goccia sopra o sotto la lingua. In caso di afte, gengiviti, mal di denti, ne basta una goccia pura direttamente sulla zona da trattare. Le supposte sono il modo più veloce ed efficace per trattare infezioni ORL soprattutto nei bambini. Ma risultano utili anche in problemi maschili (infiammazione della prostata) o se si deve evitare la via digerente (vomito, fegato sofferente). Gli ovuli vaginali sono insostituibili nei disturbi femminili,visto il contatto diretto e prolungato con la mucosa.
VIA CUTANEA
E' la via più utilizzata in aromaterapia, specie nei seguenti casi:
- indolenzimenti, artrosi (massaggi locali)
- mal di testa (sulle tempie e la fronte)
- sinusite, raffreddore, bronchite, otite (applicazioni sul naso, petto, intorno alle orecchie
- disturbi digestivi (sul ventre)
- ansia, stress (sul plesso solare)
- circolazione venosa (gambe pesanti, cellulite)
- problemi dermatologici (acne, ustioni, cicatrici, rilassamento della pelle, eczema, psoriasi).
Si possono fare impacchi caldi o freddi mettendo 3 gocce di olio puro su una garza imbevuta di acqua calda o fredda e applicata direttamente.
Per i massaggi, mescolare 4 o 6 gocce di OE, a seconda che si tratti di un bambino o di un adulto, in un cucchiaio di olio vegetale.
In
caso di emergenza, applicare 3-5 gocce di OE puro sull'incavo del gomito e/o
sulla parte anteriore del polso. La penetrazione nel sangue è ultra rapida: in
1 minuto gran parte dei principi attivi raggiunge il cuore e viene rinviata in
tutto l'organismo.